Sabato 12 marzo si è tenuta a Cartoomics la conferenza stampa BAO, in cui si è parlato anche del nostro prossimo libro, "Non stancarti di andare".
I ragazzi di BadComics.it hanno postato un resoconto molto completo e accurato dell'evento, che potete trovare integralmente qui:
Ci permettiamo di rubare le loro parole per dare qualche anticipazione anche a chi non era presente.
Ecco dunque la parte che riguarda noi:
(pronti per la conferenza stampa:
Michele, Tere, Ste,
Sascha e Ulf di "Das UPgrade")
Turconi e Radice, come molti di voi sapranno, sono al lavoro su un nuovo libro molto atteso, intitolato Non stancarti di andare che uscirà nel 2017. Radice ha rassicurato il pubblico e il suo editore, affermando che la scrittura della storia è finita, la qual cosa rappresenta d’abitudine la parte per lei più complicata. La sceneggiatura è a quota sessanta pagine, le tavole già terminate sono le prime trenta di un volume che sarà di oltre trecento. Foschini le ha sfogliate da poco e ne parla come qualcosa di visivamente sorprendente.
In chiusura, Foschini è tornato a parlare di Non stancarti di andare, dando lettura dell'inizio del proposal scritto da Teresa Radice per il volume.
Quando Iris si scopre incinta, Ismail è già lontano. Quando lei cerca di contattarlo per dargli la notizia, lui è già nei guai. Privo di documenti nel caos umano e burocratico di una Siria ribaltata, Ismail affronta l’odissea dei tanti che scappano: prima via terra, poi via mare. Iris non sa che fine lui abbia fatto, ma lo aspetta… mentre aspetta un figlio da lui. Ismail non sa di essere già padre, ma affronta l’indescrivibile per riabbracciare Iris, e con lei il loro futuro insieme.
Attendere: infinito del verbo amare.
Radice e Turconi hanno spiegato il senso di un libro del genere proprio adesso, durante gli attuali, tragici accadimenti che squassano la Siria, con una ragione del tutto personale, legata a un viaggio compiuto nel 2007 proprio in quella terra oggi martoriata dalla guerra. Ci sono persone che i due autori hanno conosciuto laggiù, di cui sono diventati amici, che oggi sono disperse chissà dove, nel loro paese o in chissà quale destinazione della loro fuga.
Il libro è radicato nel presente della coppia di protagonisti, due innamorati che affrontano l’attesa di ritrovarsi e la tragedia della storia che li separa, ma è narrato anche al passato, tramite il racconto della vita delle donne più importanti per la giovane Iris: la nonna e la madre.
Teresa Radice non nasconde di aver trovato la propria dimensione ideale di scrittrice con Il porto proibito e con questo nuovo progetto, che le permettono di andare in cerca del giusto tono e del giusto ritmo del racconto grazie alla lunghezza della storia, al contrario dei suoi impegni presso altri editori che sono improntati alla brevità.
Turconi ha parlato della particolare scelta cromatica che coinvolge le tre epoche su cui la storia di Non stancarti di andare si adagia. Gli anni Trenta, che appartengono alla nonna di Iris, avranno una colorazione che ricorda le fotografie seppiate di quel decennio; i Settanta, che narrano le vicende della madre della protagonista, saranno caratterizzati dai colori virati al rosso, ancora ispirati alle fotografie risalenti a quegli anni; nel presente troveremo invece una scala cromatica più comune.
Durante gran parte dell’incontro, sono state proiettate le immagini realizzate da Turconi per il volume, alcune tavole e molti studi. Da quanto possiamo intuire, il livello è, se possibile, salito rispetto al sorprendente Il porto probito.
Per finire, ecco qualche altra immagine da questa tre-giorni di dediche in tre stand:
da Panini Comics/Disney, per "L'Isola del Tesoro" Limited DeLuxe Edition:
da Tunué, per "Viola Giramondo", seconda ristampa:
... e da BAO, per "Il Porto Proibito", prima ristampa:
(ovviamente a righe!)
GRAZIE a tutti quelli che sono passati a trovarci
e a chi vorrà continuare a seguirci nelle prossime storie!!
Cade oggi il QUINTO ANNIVERSARIO dell'inizio dei conflitti in Siria:
centinaia di migliaia di vittime
e milioni di persone costrette a fuggire dalla propria terra in cerca di futuro.
Vi invitiamo a firmare questa petizione di Oxfam
in favore della popolazione civile:
Per ricordare che chi approda da noi non è un invasore,
ma una persona bisognosa di aiuto e protezione.
GRAZIE.
2 commenti:
Non sono riuscita né a salutarvi né a sentire la vostra conferenza perché a metà coda mi è venuto un mal di schiena tremendo, peccato :( Adesso sono ancora più curiosa!
Mannaggia, Piperita, sarà per la prossima volta! :-)
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