lunedì 26 febbraio 2018

"Non stancarti di andare": se ne parla anche su LEFT, InsideArt e IlPartoPositivo


LEFT ci ha posto domande difficili, alle quali abbiamo fatto del nostro meglio per rispondere. Qui:

https://left.it/2018/02/20/in-viaggio-verso-laltrove-sulle-ali-di-un-nuovo-graphic-novel/


InsideArt ci ha chiesto come mai non siamo tipi molto "social"... e anche qualche consiglio per chi vorrebbe fare il nostro stesso lavoro. Qui:

http://insideart.eu/2018/02/25/non-stancarti-di-andare/

Il Parto Positivo ha amato le lettere di Iris all'amore minuscolo... ma non solo quelle. Qui:

https://ilpartopositivo.com/2018/02/23/leggere-non-stancarti-di-andare/


GRAZIE a tutti per l'attenzione e le parole emozionate 
che state dedicando al nostro ultimo romanzo!

giovedì 22 febbraio 2018

Conversazione fitta con Giuditta :-)


Giuditta Casale è una “blogger letteraria”. Ma è anche e soprattutto una lettrice sensibile e appassionata, di quelle che sanno vedere oltre la superficie, avventurarsi in profondità e cogliere le sfumature, i rimandi, i riverberi celati ai frettolosi, gli echi riservati a chi ha orecchi attenti e antenne tese. E cuore disponibile all'accoglienza.

Abbiamo avuto l’immensa fortuna che incappasse in “Non stancarti di andare”. E se ne innamorasse.

Un mesetto fa (o forse meno) ci ha contattati, e ne è nata un’insolita conversazione lenta per via telematica, durata più giorni. Lei ci poneva una domanda, attendeva che avessimo il tempo di rispondere e poi, sulla base delle nostre parole, rifletteva oltre, e domandava ancora. Ecco: è stato un po’ come essere seduti a un tavolino e chiacchierare dal vivo. E guardarsi negli occhi, e riempirsi i bicchieri e sprofondare insieme nei silenzi dedicati al panorama. L’abbiamo anche scelto, quel panorama: per esserci dentro davvero, grazie alla potenza dell’immaginazione.

Le considerazioni di Giuditta su “Non stancarti di andare” vanno oltre il libro, e arrivano a noi come abbracci. Danno senso a quello che ogni giorno si combina nella Casa Senza Nord. 
Le sue sono tra le parole più belle che abbiamo ricevuto in dono dall'uscita del romanzo: per questo desideriamo condividerle.

Prendete una sedia, unitevi a noi: guardate che meraviglia, il lago dall'alto!



sabato 17 febbraio 2018

Fanciulle, cavalieri, fuorilegge e menestrelli

E' il titolo del Primo Canto di "Tosca dei Boschi", 
dal quale sono tratte queste 4 tavole:


Il Secondo Canto è in fase di disegno.
Il Terzo Canto è in fase di sceneggiatura.


Tutti e tre arriveranno insieme, in un bel volumone medievale, quest'autunno.
Per BAO Publishing, ovviamente.

venerdì 9 febbraio 2018

"Non stancarti di andare" ha 3 mesi (e tante nuove recensioni!) :-)

Ne abbiamo scelte un po' e le mettiamo qui, senza un ordine particolare.

Se il libro vi incuriosisce, se non ne avete mai sentito parlare, se avete già affrontato il viaggio e vi chiedete come altri l'hanno vissuto... pescatene una o due per scoprire se questi commenti riecheggiano le vostre sensazioni o suscitano la vostra attenzione. Grazie!
Noi vi aspettiamo tra le pagine! :-)

Cominciamo con una videopillola della libreria Hoepli (che bello trovare un fumetto tra i libri consigliati!):

Poi, la videorecensione di Carlo Alberto Montori per BadComics (ci è venuta una gran voglia di abbracciarlo):
"La scrittura di Teresa Radice è ricca, ricercata, letteraria. Impegnata e impegnativa, soprattutto nei dialoghi tra i personaggi, che hanno la capacità di farti immedesimare pienamente nei loro dubbi, nei quesiti che si pongono e anche nelle risposte che si danno.
I disegni di Stefano Turconi sono fortemente evocativi. Ogni periodo ha uno stile e una colorazione differente, ma sono i dettagli a renderli ancor più d’impatto: le scritte in arabo, le rese paesaggistiche e urbane di Damasco e Palmira, ogni minimo particolare è pensato e studiato.
Non stancarti di andare è molto più di una graphic novel, molto più di semplice finzione. È un racconto intenso e complesso, diretto e impegnato, dolce ed emotivo, un miscuglio di sane contraddizioni che rappresenta non solo l’epoca in cui viviamo ma anche una piccola grande parte di noi stessi."
(Luca Iliano su Fuoriposto)

"Stefano e Teresa ci hanno parlato delle due cose di cui è più difficile parlare al mondo: l’amore e il dolore. E l’hanno fatto nel modo più efficace: raccontando una storia."

Viola per L'atlante dei sentieri invisibili
"Una Graphic Novel che racconta una storia di forza d’animo, pieno di verità, di realtà. 
Teresa Radice e Stefano Turconi hanno creato una storia piena di amore e di attualità, una storia che sa piegare gli animi di chiunque e che ti fa sentire a casa. 
Un libro che consiglio senza ombra di dubbio."
Sara Fabian su Milioni di Particelle

"Il connubio Radice-Turconi è alchimia pura, i tratti delle tavole e i colori sono la perfetta sintesi delle parole della scrittrice, un mix perfetto che dona al lettore non solo storie uniche nel suo genere ma esperienze, in qualche modo vissute dagli stessi autori. 
La potenza del linguaggio, i dettagli di ogni testo unito alle magistrali tavole di Turconi realizzate con penna Bic e colorazione digitale sono il perfetto contenitore di un racconto apparentemente normale ma di una forza dirompente. Una storia che andrebbe sfogliata per i disegni e letta per la narrazione almeno un paio di volte soffermandosi su ogni battuta, ogni ombra, ogni sfumatura di colore fino a quando non ci si stanca."

Alessio Vissani su Redcapes
"Parlate di religione e lo fate in modo universale. Sia con le parole che con i disegni. Credo sia difficile addentrarsi in questo tema senza scontrarsi con qualcuno. O scontentarlo. Eppure il vostro "fumetto" è cattolico, islamico e ateo contemporaneamente. E' stata una di quelle letture che ti porti in testa e non ti fanno prendere sonno quando vai a dormire. E' il mio personale metro di giudizio, ma spesso funziona.
Teresa si scusava per le lettere lunghe. L'ho letto anche sul blog. Meno male che ci sono. Da papà ho visto molto di mia moglie, dei miei amori minuscoli e di me stesso nelle vostre pagine."
Christiano, via mail :-)
"Leggere queste pagine con sufficienza o sarcasmo sarebbe come calpestare un bel fiore, e in questo il racconto di Radice e Turconi riesce superbamente: imporre nel lettore il rispetto per qualcosa che, dalla prima all'ultima pagina, mostra di contare davvero.

La lettura di Non stancarti di andare mi ha offerto uno sguardo inaspettato su una dimensione troppo spesso seppellita sotto il chiacchiericcio del dibattito pubblico, sotto il cinismo dei social e la distrazione dei mass media. Leggere le pagine di Radice e Turconi non è un esercizio intellettuale, ma un’esperienza di condivisione e di scoperta, l’occasione per fermarsi un momento e ricordare la semplicità del contatto umano, l’importanza di continuare a pulsare sotto la scorza delle formule, delle abitudini, delle aspettative culturali."
Alessandro De Cesaris su Fumettologica

(... e qui Teresa spezza una lancia in favore degli "occhi del cuore": l'espressione, che appare a pagina 257, è un verso della poesia di Turoldo sull'Epifania) ;-)
"Un’opera, questa, che volge uno sguardo affettuoso alle dolorose e remote realtà da cui provengono i suoi intimi protagonisti: Maite, padre Saul ed Ismail; una dichiarazione d’amore dedicata al disegno inteso non solo come immagine ma anche come parola scritta. Deliziosi i disegni e commovente nella scrittura, “Non stancarti di andare” raccoglie in sé un lavoro mirabile e ci regala il lusso di piccole perle arabe, seminate tra gli sfondi oppure lucenti come i titoli dei dieci capitoli che compongono quest’opera sontuosamente orchestrata, intensa ed appassionante, capace di carezzare le nostre corde più intime."
Federico su IBS
"Alcune storie sono fatte per raccontare le gesta di eroi che lottano per salvare il mondo. Ci sono storie che parlano di castelli immaginari e di cavalieri e draghi. Altre storie ancora raccontano di crimine e di vendette, ma ci sono altre storie che talvolta sfuggono agli occhi del lettore meno attento. Racconti in cui si combatte per sopravvivere, ma non per questo si sopravvive all'esperienza o si salva qualcuno. A volte, nemmeno la propria anima si salva, anche se da fuori questa guerra appare in un modo differente, facile da criticare.
Non Stancarti di Andare edito da BAO Publishing. Una lettura che ti prende, ti stritola e ti divora dall'interno, lasciando un senso di amara felicità colma di tristezza."

Rotislav Kovalskiy su Havocpoint
"Ora, non penso di essere affrettata nel dire che Non stancarti di andare entrerà a far parte dei migliori libri letti (e ancora da leggere) nella mia vita. C’è tanto dolore in questo libro, tanta morte, ma anche tanta vita, fiducia e speranza nel futuro." (The World Has No Ceiling)
https://theworldhasnoceiling.wordpress.com/2018/02/01/non-stancarti-di-andare-di-teresa-radice-e-stefano-turconi/
"Non stancarti di andare parla dell’oggi, di un mondo da un lato sempre più piccolo e dall'altro sempre più distante e dell’ieri, della ricerca di sé, del ritorno a casa, della trasmissione di ricordi e altro tra generazioni, di cosa è cambiato e cosa è rimasto uguale nei decenni, in una storia che appassiona, per ricordare cosa è stata la nostra epoca e cos'è oggi, particolare ma alla fine universale di tutte le storie che formano il genere umano."
(Elena Romanello su Liberi di scrivere)
E infine il lungo post di Paolo Longarini, sulla sua pagina Facebook, giusto ieri. Questo:

Volevo dire la mia su quel che è successo a Macerata.
NON STANCARTI DI ANDARE
di Teresa Radice e Stefano Turconi
Esistono due copertine di questo libro (termine depotenziato di "opera letteraria", con tutti i significati possibili ricavabili dalla lingua italiana: "opera", ad esempio, indica un trasporto, un viaggio emozionale associato alla potenza di un'orchestra, alla magia di un uomo armato di bacchetta e da voci in grado di strappare anime in due e ricomporle con l'oro. "Letteraria", invece, rende al meglio il livello dello scritto, avvicinandolo all'arte e non alla semplice narrazione).
Divagare tra parentesi dopo quattro parole e una preposizione. Bene.
Dicevo, esistono due copertine, una dove ci sono i due protagonisti spalla contro spalla e un'altra dove camminano appaiati. In entrambe si guardano. Sorridono. Innamorati.
Non è una storia d'amore.
Lo aspettavo da tempo.
Il Porto Proibito, la loro graphic novel precedente, ha dimostrato quanto la potenza narrativa del fumetto possa essere trasformata in qualcosa capace di migliorarti. È come con I Kill Giants, Tre Ombre o Monster: senti di volerne ancora di questi stimoli, dentro di te qualcosa urla chiedendo di essere nutrita a bellezza, a stupore, a meraviglia e non solo con normalità. Apri la porta dell'ala ovest per non chiuderla più.
Ne avevo anche paura, molti autori non riescono a ripetersi, il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un'artista, regola d'oro. Puoi cadere nel banale, sbagliare completamente in preda a un delirio di onnipotenza per aver ricevuto lodi da critica e pubblico.
O diventare Cavaradossi e salire ad altezze dove pochi possono arrivare.
È la storia di due mondi problematici, di due ragazzi che hanno visto, vissuto e combattuto contro il meglio e il peggio delle rispettive culture, due vite che potevano essere diverse ma hanno lottato, riuscendoci, per migliorare rispetto al vissuto che li circondava. Cambiando con loro il mondo. Magari un pezzo piccolo, ma le rivoluzioni si fanno un mattone alla volta, almeno quelle che riescono, quelle che si fanno tutti insieme e non guidati da qualcuno.
Le rivoluzioni non hanno leader, capi o simboli a guidarle.
Hanno difficoltà. Ma anche forza per superarla. A volte la trovi negli occhi di un altro, altre, nel tendergli una mano.
O non ascoltando chi ti dice di odiare, chi ti lusinga facendoti sentire speciale, nascondendo che sei speciale come un martello, come un utensile.
I due protagonisti lottano.
In modi estremamente diversi. 
Una coppia divisa all'improvviso, un viaggio brutale verso casa, un'attesa piena di inspiegabile quanto sorridente fiducia, riempita da un bambino in arrivo. Personaggi decisi e costretti a fare di tutto, verso gli altri e verso sé stessi, per raggiungere la forza di perdonare o perdonarsi, per superare diversi orrori e tornare insieme.
Restando umani.
Non Stancarti Di Andare è molto scritto, ha delle lunghe e necessarie parti letterarie, fondamentali come quelle di Watchmen. Nessuna è casuale, Teresa Radice dimostra di essere narratrice capace di cambiare voce e registro con l'evolversi di una storia rappresentata da uno Stefano Turconi mai così potente, insieme tratteggiano un test di Voight-Kampff per separare umani e persone solo convinte di esserlo.
La cultura è ricerca del bello.
È scoprire noi stessi cercando gli altri.
Migliorarsi.
A questo dovremmo aspirare.
Grazie a tutti!
Le foto sono tratte dai nostri ultimi due incontri con i lettori, 
a Barlassina (MB) e Cantù (CO). 
La prossima occasione per 4 chiacchiere insieme, 
una dedica, un disegno e un timbro 
sarà venerdì 23 febbraio a Sarzana (SP), 
alla fumetteria Comic House
Tenete d'occhio la pagina facebook di Comic House per i dettagli! A presto!