Giuditta Casale
è una “blogger letteraria”. Ma è anche e soprattutto una lettrice sensibile e
appassionata, di quelle che sanno vedere oltre la superficie, avventurarsi in
profondità e cogliere le sfumature, i rimandi, i riverberi celati ai
frettolosi, gli echi riservati a chi ha orecchi attenti e antenne tese. E cuore
disponibile all'accoglienza.
Abbiamo avuto
l’immensa fortuna che incappasse in “Non stancarti di andare”. E se ne
innamorasse.
Un mesetto fa
(o forse meno) ci ha contattati, e ne è nata un’insolita conversazione lenta
per via telematica, durata più giorni. Lei ci poneva una domanda, attendeva che
avessimo il tempo di rispondere e poi, sulla base delle nostre parole,
rifletteva oltre, e domandava ancora. Ecco: è stato un po’ come essere seduti a
un tavolino e chiacchierare dal vivo. E guardarsi negli occhi, e riempirsi i
bicchieri e sprofondare insieme nei silenzi dedicati al panorama. L’abbiamo
anche scelto, quel panorama: per esserci dentro davvero, grazie alla potenza
dell’immaginazione.
Le
considerazioni di Giuditta su “Non stancarti di andare” vanno oltre il libro, e
arrivano a noi come abbracci. Danno senso a quello che ogni giorno si combina
nella Casa Senza Nord.
Le sue sono tra le parole più belle che abbiamo ricevuto
in dono dall'uscita del romanzo: per questo desideriamo condividerle.
Prendete una
sedia, unitevi a noi: guardate che meraviglia, il lago dall'alto!
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