Ne abbiamo scelte un po' e le mettiamo qui, senza un ordine particolare.
Se il libro vi incuriosisce, se non ne avete mai sentito parlare, se avete già affrontato il viaggio e vi chiedete come altri l'hanno vissuto... pescatene una o due per scoprire se questi commenti riecheggiano le vostre sensazioni o suscitano la vostra attenzione. Grazie!
Noi vi aspettiamo tra le pagine! :-)
Cominciamo con una videopillola della libreria Hoepli (che bello trovare un fumetto tra i libri consigliati!):
Poi, la videorecensione di Carlo Alberto Montori per BadComics (ci è venuta una gran voglia di abbracciarlo):
"La scrittura di Teresa
Radice è ricca, ricercata, letteraria. Impegnata e impegnativa,
soprattutto nei dialoghi tra i personaggi, che hanno la capacità di farti
immedesimare pienamente nei loro dubbi, nei quesiti che si pongono e anche
nelle risposte che si danno.
I disegni di Stefano
Turconi sono fortemente evocativi. Ogni periodo ha uno stile e
una colorazione differente, ma sono i dettagli a renderli ancor più
d’impatto: le scritte in arabo, le rese paesaggistiche e urbane di Damasco e
Palmira, ogni minimo particolare è pensato e studiato.
Non stancarti di andare è molto più di una graphic novel, molto più di
semplice finzione. È un racconto intenso e complesso, diretto e impegnato,
dolce ed emotivo, un miscuglio di sane contraddizioni che rappresenta non solo
l’epoca in cui viviamo ma anche una piccola grande parte di noi stessi."
(Luca Iliano su Fuoriposto)
"Stefano e
Teresa ci hanno parlato delle due cose di cui è più difficile parlare al mondo:
l’amore e il dolore. E l’hanno fatto nel modo più efficace: raccontando una
storia."
Viola per L'atlante dei sentieri invisibili
"Una Graphic Novel che racconta una storia
di forza d’animo, pieno di verità, di realtà.
Teresa Radice e Stefano Turconi hanno creato una storia piena di amore e
di attualità, una storia che sa piegare gli animi di chiunque e che ti fa
sentire a casa.
Un libro che consiglio senza ombra di dubbio."
Sara Fabian su Milioni di Particelle
"Il connubio Radice-Turconi è alchimia pura, i tratti
delle tavole e i colori sono la perfetta sintesi delle parole della scrittrice,
un mix perfetto che dona al lettore non solo storie uniche nel suo genere ma
esperienze, in qualche modo vissute dagli stessi autori.
La potenza del linguaggio, i dettagli di ogni testo
unito alle magistrali tavole di Turconi realizzate con penna Bic e colorazione
digitale sono il perfetto contenitore di un racconto apparentemente normale ma
di una forza dirompente. Una storia che andrebbe sfogliata per i disegni e
letta per la narrazione almeno un paio di volte soffermandosi su ogni battuta,
ogni ombra, ogni sfumatura di colore fino a quando non ci si stanca."
Alessio Vissani su Redcapes
"Parlate di religione e lo fate in modo
universale. Sia con le parole che con i disegni. Credo sia difficile
addentrarsi in questo tema senza scontrarsi con qualcuno. O scontentarlo.
Eppure il vostro "fumetto" è cattolico, islamico e ateo
contemporaneamente. E' stata una di
quelle letture che ti porti in testa e non ti fanno prendere sonno quando vai a
dormire. E' il mio personale metro di giudizio, ma spesso funziona.
Teresa si scusava per le lettere lunghe. L'ho
letto anche sul blog. Meno male che ci sono. Da papà ho visto molto di mia
moglie, dei miei amori minuscoli e di me stesso nelle vostre pagine."
Christiano, via mail :-)
"Leggere queste pagine
con sufficienza o sarcasmo sarebbe come calpestare un bel fiore, e in questo il
racconto di Radice e Turconi riesce superbamente: imporre nel lettore il
rispetto per qualcosa che, dalla prima all'ultima pagina, mostra di contare
davvero.
La lettura di Non
stancarti di andare mi ha offerto uno sguardo inaspettato su una
dimensione troppo spesso seppellita sotto il chiacchiericcio del dibattito
pubblico, sotto il cinismo dei social e la distrazione dei mass media. Leggere
le pagine di Radice e Turconi non è un esercizio intellettuale, ma un’esperienza
di condivisione e di scoperta, l’occasione per fermarsi un momento e
ricordare la semplicità del contatto umano, l’importanza di continuare a
pulsare sotto la scorza delle formule, delle abitudini, delle aspettative
culturali."
Alessandro De Cesaris su Fumettologica
(... e qui Teresa spezza una lancia in favore degli "occhi del cuore": l'espressione, che appare a pagina 257, è un verso della poesia di Turoldo sull'Epifania) ;-)
"Un’opera, questa, che volge uno sguardo
affettuoso alle dolorose e remote realtà da cui provengono i suoi intimi
protagonisti: Maite, padre Saul ed Ismail; una dichiarazione d’amore dedicata
al disegno inteso non solo come immagine ma anche come parola scritta.
Deliziosi i disegni e commovente nella scrittura, “Non stancarti di andare”
raccoglie in sé un lavoro mirabile e ci regala il lusso di piccole perle arabe,
seminate tra gli sfondi oppure lucenti come i titoli dei dieci capitoli che
compongono quest’opera sontuosamente orchestrata, intensa ed appassionante,
capace di carezzare le nostre corde più intime."
Federico su IBS
"Alcune storie sono
fatte per raccontare le gesta di eroi che lottano per salvare il mondo. Ci sono
storie che parlano di castelli immaginari e di cavalieri e draghi. Altre storie
ancora raccontano di crimine e di vendette, ma ci sono altre storie che
talvolta sfuggono agli occhi del lettore meno attento. Racconti in cui si
combatte per sopravvivere, ma non per questo si sopravvive all'esperienza o si
salva qualcuno. A volte, nemmeno la propria anima si salva, anche se da fuori
questa guerra appare in un modo differente, facile da criticare.
Non
Stancarti di Andare edito da BAO
Publishing. Una lettura che ti prende, ti stritola e ti divora
dall'interno, lasciando un senso di amara felicità colma di tristezza."
Rotislav
Kovalskiy su Havocpoint
"Non stancarti di andare parla
dell’oggi, di un mondo da un lato sempre più piccolo e dall'altro sempre più
distante e dell’ieri, della ricerca di sé, del ritorno a casa, della
trasmissione di ricordi e altro tra generazioni, di cosa è cambiato e cosa è
rimasto uguale nei decenni, in una storia che appassiona, per ricordare cosa è
stata la nostra epoca e cos'è oggi, particolare ma alla fine universale di
tutte le storie che formano il genere umano."
(Elena Romanello su Liberi di scrivere)
E infine il lungo post di Paolo Longarini, sulla sua pagina Facebook, giusto ieri. Questo:
Volevo dire la mia su quel che è successo a Macerata.
NON STANCARTI DI ANDARE
di Teresa Radice e Stefano Turconi
Esistono due copertine di questo libro (termine depotenziato di "opera letteraria", con tutti i significati possibili ricavabili dalla lingua italiana: "opera", ad esempio, indica un trasporto, un viaggio emozionale associato alla potenza di un'orchestra, alla magia di un uomo armato di bacchetta e da voci in grado di strappare anime in due e ricomporle con l'oro. "Letteraria", invece, rende al meglio il livello dello scritto, avvicinandolo all'arte e non alla semplice narrazione).
Divagare tra parentesi dopo quattro parole e una preposizione. Bene.
Dicevo, esistono due copertine, una dove ci sono i due protagonisti spalla contro spalla e un'altra dove camminano appaiati. In entrambe si guardano. Sorridono. Innamorati.
Non è una storia d'amore.
Lo aspettavo da tempo.
Il Porto Proibito, la loro graphic novel precedente, ha dimostrato quanto la potenza narrativa del fumetto possa essere trasformata in qualcosa capace di migliorarti. È come con I Kill Giants, Tre Ombre o Monster: senti di volerne ancora di questi stimoli, dentro di te qualcosa urla chiedendo di essere nutrita a bellezza, a stupore, a meraviglia e non solo con normalità. Apri la porta dell'ala ovest per non chiuderla più.
Ne avevo anche paura, molti autori non riescono a ripetersi, il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un'artista, regola d'oro. Puoi cadere nel banale, sbagliare completamente in preda a un delirio di onnipotenza per aver ricevuto lodi da critica e pubblico.
O diventare Cavaradossi e salire ad altezze dove pochi possono arrivare.
È la storia di due mondi problematici, di due ragazzi che hanno visto, vissuto e combattuto contro il meglio e il peggio delle rispettive culture, due vite che potevano essere diverse ma hanno lottato, riuscendoci, per migliorare rispetto al vissuto che li circondava. Cambiando con loro il mondo. Magari un pezzo piccolo, ma le rivoluzioni si fanno un mattone alla volta, almeno quelle che riescono, quelle che si fanno tutti insieme e non guidati da qualcuno.
Le rivoluzioni non hanno leader, capi o simboli a guidarle.
Hanno difficoltà. Ma anche forza per superarla. A volte la trovi negli occhi di un altro, altre, nel tendergli una mano.
O non ascoltando chi ti dice di odiare, chi ti lusinga facendoti sentire speciale, nascondendo che sei speciale come un martello, come un utensile.
I due protagonisti lottano.
In modi estremamente diversi.
Una coppia divisa all'improvviso, un viaggio brutale verso casa, un'attesa piena di inspiegabile quanto sorridente fiducia, riempita da un bambino in arrivo. Personaggi decisi e costretti a fare di tutto, verso gli altri e verso sé stessi, per raggiungere la forza di perdonare o perdonarsi, per superare diversi orrori e tornare insieme.
Restando umani.
Non Stancarti Di Andare è molto scritto, ha delle lunghe e necessarie parti letterarie, fondamentali come quelle di Watchmen. Nessuna è casuale, Teresa Radice dimostra di essere narratrice capace di cambiare voce e registro con l'evolversi di una storia rappresentata da uno Stefano Turconi mai così potente, insieme tratteggiano un test di Voight-Kampff per separare umani e persone solo convinte di esserlo.
La cultura è ricerca del bello.
È scoprire noi stessi cercando gli altri.
Migliorarsi.
A questo dovremmo aspirare.
Grazie a tutti!
Le foto sono tratte dai nostri ultimi due incontri con i lettori,
a Barlassina (MB) e Cantù (CO).
La prossima occasione per 4 chiacchiere insieme,
una dedica, un disegno e un timbro
sarà venerdì 23 febbraio a Sarzana (SP),
alla fumetteria Comic House.
Tenete d'occhio la pagina facebook di Comic House per i dettagli! A presto!